Il colonnello Martina

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Paolo Emilio Morgari, Ritratto del colonnello Paolo Domenico-Martina

 

Il colonnello Paolo Martina (Cravanzana, 20 ottobre 1820 – Monforte d’Alba, 16 febbraio 1910) fu militare di carriera nell’esercito sabaudo (piemontese prima, italiano poi), servendo durante tutte le campagne del Risorgimento italiano. In particolare vogliamo ricordare alcuni fra gli episodi principali del Risorgimento cui il colonnello monfortese prese parte:

  • la I guerra di indipendenza, 1848-49 (battaglia di Goito);
  • la guerra di Crimea, 1855;
  • la II guerra di indipendenza, 1859;
  • la campagna d’Italia, 1860 (Castelfranco, Gaeta, Teano);
  • la lotta al brigantaggio, 1861 (Benevento).

Durante le campagne ottenne riconoscimenti e promozioni sul campo per meriti militari che lo portarono, da tenente, al grado di colonnello dell’esercito.

Successivamente fu comandante militare della provincia di Reggio Calabria e attivo nella repressione dell’insurrezione anti-unitaria svoltasi a Palermo nel 1866. Nello stesso periodo, in qualità di esponente dell’esercito nella zona, si trovò ad affrontare una grave epidemia di colera che colpì il capoluogo siciliano.

Una volta ritiratosi dalla carriera militare tornò a vivere in Piemonte dove ricoprì l’incarico di Ispettore scolastico mandamentale in Alba. L’interesse per l’educazione e la formazione del popolo lo portò, successivamente, a fondare e dirigere la Scuola di agricoltura pratica di Monforte d’Alba, sita nel suo stesso palazzo.

I principali interessi culturali del multiforme colonnello furono indirizzati, soprattutto, verso la lettura e la scrittura, la pittura e il collezionismo.

Oggi, la memoria del Colonnello Martina è affidata al museo civico di Monforte d’Alba: http://www.museomartina.it/

 

Dalle memorie del Colonnello Martina

 Le ciliegie si digeriscono difficilmente. Crude convengono ai sanguigni. Le cotte sono molto salubri.

 Dio si rivela al cuore quando gli occhi han pianto!

Per combattere le formiche versare nel buco del solfuro di carbonio e dell’acido fenico. Circondare il fusto delle piante con del cordone di cotone imbevuto di olio.

 

♦Decotto di rosmarino con vino buono. Piantaggine. Farne del decotto e beverlo per orinare. Lo stesso usando dell’erba tragnina.

Per la lombaggine o mal della schiena. Postare sulla schiena una pezzuola e togliessela quando sia bagnata dal sudore e cambiarla.

 

♦Ricetta limonata

  • 3 litri acqua bollente
  • 12 grammi di bicarbonato di soda
  • 12 grammi di magnesia carbonata
  • 60 grammi di zuccaro    1°qualità
  • Fondere tutto assieme.
  • 20 grammi di acido citrico
  • 1 limone spremuto

Lavoriamo, ecco il vero elisir della vita. Il lavoro distende i muscoli ed imprime moti energici al sangue, il lavoro stanca il corpo e riposa lo spirito. Mal potrebbe un uomo esser fortunato qua quando non  d’accordo con la sua coscienza.

 Nelle nostre popolazioni c’è una questione religiosa molto più importante della questione politica e della questione economica. Apprezzate il valore del tempo. Non rimettete all’indomani ciò che potete fare oggi. Siate tutto il giorno occupati in qualche cosa. Non impegnate la mente in più di una cosa alla volta. Ogni aiuto, per quanto inutile possa essere ritenuto, sarebbe follia il disprezzarlo.

Il latte della vacca che ha figliato è buono dopo 4 o 5 giorni.

Lucido per scarpe via Gioberti 62, Torino.

Per le galline in inverno. Semi di canapa, di girasole o di lino, con ortiche cotte e mescolate con farina.

 

1880 e 1881  Dicembre 27. Partito da Monforte alla 1 dopo mezzanotte recatomi a piedi in Alba (…) presi il convoglio per Alessandria, pernottai a Parma, quivi all’indomani visitai la città, bella, un bel Battistero tutto in marmo, il Duomo magnifico, due cavalli in bronzo dei Farnesi.

La beneficenza è più amabile ma la giustizia è più necessaria, perché nè popoli più abbonda la malizia che la gratitudine e più nuoce la malizia di un solo che la gratitudine di molti. Ben è vero che la giustizia genera l’odio e la beneficenza genera l’invidia.

Beato l’uomo che ha trovato sapienza  e l’uomo che ha ottenuto intendimento, perché la sapienza è la principal    cosa. Acquista la sapienza e al prezzo di tutti i tuoi beni acquista la prudenza.

 

TESTAMENTO OLOGRAFO DA ME SOTTOSCRITTO Comm. Paolo Domenico Martina colonnello in riposo del fu Gio.Battista nato a Cravanzana e dimorante a Monforte d’Alba. (…) Primieramente dichiaro essere mia ferma intenzione che i miei funerali siano puramente civili e semplici, senza suono di campane; desidero che il corpo sia vestito dell’ultima e quasi nuova mia divisa di Colonnello, le mie decorazioni ed altri distintivi siano collocati sotto il mio capo; desideri di essere imbalsamato e quindi collocato in doppia cassa (…) sia trasportato sopra un carro tirato da buoi e trasportato al cimitero entro la tomba da costruirsi ancora al N. 27 (…). Monforte d’Alba 24 maggio 1890. Paolo Domenico Martina.


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