In più di 40 artisti hanno risposto alla call per confrontarsi col tema dell’arte sacra contemporanea, arrivata direttamente dall’associazione Turismo in Langa, dal Comune di Rodello, dalla Residenza di Rodello, dalla Fondazione Museo Diocesano di Alba e dalle Associazioni Colline e Culture e Be Street di Alba.
Tra i candidati, il Comitato Scientifico ha selezionato 10 artisti da tutta Italia: Francesca Candito di Milano, Irene Lupia di Catanzaro, Fabrizio Gavatorta di Savigliano, Giuseppe De Siati di Milano, Sofia Fresia di Torino, Daniela Gorla di Cremona, Veronique Pozzi Painè, Eugenio Pacchioli di Banchette, Roberta Omodei Zorini di Novara e Liliana Lucia Consoli di Roma.
Il progetto, sostenuto dalla Fondazione CRC, della Fondazione CRT e dalla Residenza di Rodello, si propone di ricreare a Rodello quell’ambiente che ha visto negli anni sessanta il Can. Mario Battaglino promuovere un seminario sperimentale cui aderirono giovani artisti fra cui Piero Ruggeri, Giorgio Ramella, Bruno Sandri, Beppe Morino sotto la guida di Enrico Paulucci, chiedendo loro di impegnarsi sul tema dell’arte religiosa con tecniche e stile contemporanei. Il gruppo di opere allora prodotte è rimasto in dotazione e custodia nella Chiesa dell’Immacolata e formarono il primo nucleo del museo di arte religiosa. In quell’ambito si colloca l’incontro, nel 1969 a Torino, tra Dedalo Montali (Cagliari 10 luglio 1909-Rodello 13 febbraio 2001) e don Mario Battaglino impegnato a fondare, sempre a Rodello, “La Residenza”, una casa di cura, e a cercare un artista che ne illustrasse la cappella, secondo le nuove istanze conciliari.
Gli artisti selezionati saranno a Rodello i prossimi 24 e 25 febbraio per un workshop residenziale completamente finanziato di due giornate. Questo è solo l’inizio di un percorso condiviso che porterà alla realizzazione di una mostra, con inaugurazione il 6 maggio sempre a Rodello, con opere d’arte ispirate al tema del sacro e della terra. Il rapporto tra arte contemporanea e sacro è l’eredità storica dell’esperienza artistica di Rodello, che la call vuole raccogliere e reinterpretare, collegandola alla cultura della terra, elemento specifico della storia di queste colline, oggi patrimonio UNESCO.