aprile e maggio
Dopo aver esordito in occasione della “Primavera di Alba e dei suoi musei” riscontrando un grande interesse da parte dei visitatori, torna, in questa Primavera dedicata agli spazi aperti della città, il percorso destinato a Pinot Gallizio, personaggio di spicco della cultura e dell’arte del Secondo Dopoguerra.
Il Centro Studi Beppe Fenoglio, in collaborazione con il Comune di Alba e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, da questa Primavera offre la possibilità di visitare gratuitamente, ogni sabato di aprile e di maggio dalle ore 15.30 alle 18.30, quattro importanti siti culturali del centro storico di Alba che conservano opere dell’artista albese: lo Spazio Gallizio all’interno del Centro Studi Beppe Fenoglio, la sala del Consiglio Comunale “Teodoro Bubbio”, la sala Beppe Fenoglio nel cortile della Maddalena e il Teatro Sociale Giorgio Busca.
Inoltre, per chi vuole approfondire la conoscenza dell’artista albese, alle 16.30 con partenza dal Centro Studi Beppe Fenoglio, viene proposto il tour guidato “Museo diffuso Gallizio”, itinerante e gratuito, alla scoperta delle opere di grande significato artistico di Pinot Gallizio presenti negli spazi prima indicati: “Anticamera della morte” e altre opere, “Il lichene spregiudicato”, “Le fabbriche del vento” e infine “La notte etrusca”.
Il “Museo Diffuso Pinot Gallizio” è un’occasione unica e imperdibile per poter osservare, attraverso una piacevole passeggiata nel centro storico albese, alcuni fra i principali lavori custoditi negli spazi più significativi della cultura cittadina.
*Pinot Gallizio nasce ad Alba nel 1902. E’ stato membro fondatore dell’Internazionale Situazionista e inventore della Pittura Industriale. Dopo la laurea in Chimica e Farmacia e gli anni dedicati alla gestione della propria farmacia ad Alba e alla produzione di erbe medicinali ed aromatiche, Gallizio, che durante la Guerra aveva attivamente partecipato alla Resistenza nella Divisione Alpi e faceva parte del CLN delle Langhe, scopre l’arte grazie all’incontro con Piero Simondo nel 1952. I suoi primi esperimenti di “pittura” risalgono all’anno successivo. Ad Albisola nel 1955 incontra Asger Jorn e Piero Simondo con cui fonda ad Alba il “Primo laboratorio sperimentale per una Bauhaus Immaginista” ed organizza, nel 1956, il “Primo congresso mondiale degli artisti liberi” cui partecipano fra l’altro Enrico Baj, Etore Sottsass, Constant e altri esponenti delle avanguardie nucleari e informali, accompagnato dalla prima mostra del Laboratorio sperimentale di Alba.
L’anno successivo a Cosio d’Arroscia partecipa alla fondazione dell’Internazionale Situazionista e incomincia la produzione sperimentale della Pittura Industriale. Nel 1960 Gallizio è espulso dall’Internazionale Situazionista, che viene assumendo una connotazione sempre più politica e meno artistica. Da questo momento egli è solamente e intensamente “artista” in contatto con le correnti e le tendenze più vitali e innovative del suo tempo. Nel 1962 prepara il ciclo delle Notti, tre tele di grandi dimensioni una delle quali realizzata con un cappuccio nero calato sugli occhi in modo da non controllare quello che faceva.
Alla fine del 1963, la sua produzione vira bruscamente verso quadri-oggetto dall’unico colore nero. Convinto di essere prossimo alla fine, durante l’inverno dipinge di nero alcuni mobili ed oggetti presenti nel suo studio: il risultato è una drammatica installazione intitolata l’ Anticamera della morte. Gallizio muore d’infarto il 13 febbraio 1964, pochi giorni dopo aver ricevuto l’invito di Maurizio Calvesi per la successiva Biennale di Venezia che diventa la prima mostra postuma.
Maggiori informazioni:
Centro Studi Beppe Fenoglio
www.centrostudibeppefenoglio.it
Tel 0173 364623 info@centrostudibeppefenoglio.it
Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Alba
Tel 0173 292346 cultura@comune.alba.cn.it